Senza favori niente fondi all’AVR nel bilancio della Città Metropolitana: la “ritorsione” del consigliere Castorina

castorinaantonino15aprdi Claudio Cordova - "Quale pubblico ufficiale e segnatamente quale Consigliere della Città Metropolitana di Reggio Calabria con delega, tra l'altro, in materia di Bilancio, abusando della suddetta qualità e dei pubblici poteri ad essa connessi e segnatamente minacciando, talvolta esplicitamente talvolta larvatamente, di assumere una serie di strumentali iniziative vessatorie e potenzialmente pregiudizievoli per la società privata A.S.E. s.p.a. (soietà che aveva in corso di esecuzione un appalto in materia di manutenzione e gestione integrata dela rete stradale provinciale con la Città Metropolitana di Reggio Calabria) quali controlli e ispezioni sugli atti di gestione della suddetta società appaltatrice ovvero una sensibile riduzione dei fondi stanziati in Bilancio per la manutenzione delle strade provinciali, esercitava per il tramite di Catalfamo Domenica (Dirigente del Settore Viabilità della Città Metropolitana nonché R. UP. in relazione all 'appalto sopra menzionato) indebite pressioni sui dirigenti ed amministratori della suddetta società ed in particolare sull 'amministratore delegato Nardecchia Claudio e sul Responsabile per la Calabria dell 'A. VR. Romeo Enzo volte ad ottenere un atteggiamento più compiacente nei confronti delle richieste sue e degli altri amministratori della Città Metropolitana in materia di assunzione del personale, di sponsorizzazioni ed altro, così ponendo in essere atti idonei e diretti in modo non equivoco a costringere o comunque ad indurre le suddette persone offese a soddisfare le sue richieste sopra indicate, non riuscendo nel proprio intento per ragioni indipendenti dalla sua volontà ossia per il r(fiuto delle suddette persone offese". Questo il capo di imputazione contestato dal pm antimafia Stefano Musolino algiovane consigliere della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Antonino Castorina, nell'ambito dell'inchiesta sull'Avr, che sta sconquassando la politica cittadina.

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Secondo l'accusa, Castorina avrebbe chiesto insistentemente, tramite l'allora dirigente provinciale e oggi assessore regionale, Domenica Catalfamo, l 'assunzione in AVR di persone da lui "sponsorizzate" e dalle sue parole si comprenderebbe che si trattava di una prassi consolidata, cosicché egli chiedeva di ottenere la sua parte non potendo - a suo dire - egli essere l'unico "fesso" a non approfittare di un sistema ritenuto ben collaudato. In caso contrario, egli minacciava di esercitare i poteri a lui spettanti, controllando puntigliosamente ogni singolo atto della AVR: "Al Comune lo fanno" dice in una conversazione intercettata con la Catalfamo.

A un certo punto della disquisizione, Castorina si lascerebbe andare a delle affermazioni che, nell'impostazione accusatoria, avrebbero il solo scopo di esercitare indebite pressioni sui vertici della AVR: ''lo (inc) che se questi non lavorano come devono lavorare su tutti i punti di vista cioè attività, coinvolgimento delle persone, sponsorizzazione delle attività che facciamo, nei limiti ovviamente della legalità ... " "Cioè io . .. " " ... ti dico la verità. . . " " . . .s e non fanno le cose per bene mi controllo tutti gli atti e tutti i loro... (inc.) ''.

Stando al narrato di Castorina, altri politici più navigati, quali Sebi Romeo (attualmente indagato nel procedimento "Libro nero") e Mimmo Battaglia avrebbero beneficiato dei rapporti con AVR: "Hanno coinvolto persone là dentro" dice a Catalfamo, che risponde: "Però guarda Seby Romeo lo so però considera che Mimmo Battaglia è stato assessore alla viabilità qua quindi i loro rapporti si potrebbero essere instaurati quando lui era assessore alla viabilità". Castorina si lamenterebbe del fatto che a Romeo, Battaglia, ma anche all'assessore comunale Nino Zimbalatti sarebbero stati fatti favori e, quindi, implicitamente (ma non troppo) questi favori dovevano essere fatti anche ad altri.

Una conversazione che l'allora dirigente provinciale riporta pedissequamente ai vertici di AVR: ""All'una spunta Castorina e se ne va alle due dicendone cose di una illegalità che Mimmo davanti passava e mi faceva così tipo ma come cavolo pensi di dire queste cose. In pratica la sintesi, perchè ... " " ... è durata un'ora questa storia è che siccome voi non andate da lui a "togliere il cappello " non lo so come si dice in gergo ... ".Catalfamo prosegue dicendo che il consigliere metropolitano si sarebbe lamentato delle mancate interlocuzioni dell'azienda con la politica in tema di assunzioni del personale. Questa circostanza lo aveva indispettito molto visto che in passato aveva accontentato i consiglieri regionali Battaglia e Romeo assumendo personale a loro gradito. Infine, l'allora dirigente spiega che Castorina per tale motivo non aveva inserito in bilancio i fondi per la manutenzione: "Ma comunque fatte tutte queste considerazioni, la cosa gravissima .. . '·' " . . . è che ha concluso dicendo che l'anno scorso lui non ha fatto mettere i soldi in bilancio per la manutenzione a causa del vostro comportamento".