"Natale a costo zero" a Cosenza: albero e mercatini senza lo sfarzo di un tempo

alberocosenzadi Mario Meliadò - "Ogni cosa per amore e niente per forza". È proprio quello che dice il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, nel corso del dell'accensione dell'albero di Natale più triste e in tono minore degli ultimi anni, da queste parti. Complici le gravissime difficoltà finanziarie che hanno portato Palazzo dei Bruzi sull'orlo del dissesto economico, quest'anno per la prima volta l'Amministrazione comunale ha dovuto rinunciare allo sfarzo e concentrarsi su l'idea di un Natale a costo zero", in termini d'iniziative ed eventi.

Una singolare similitudine con quanto sta accadendo da tempo a 200 km distanza a sud della Calabria, e precisamente a Reggio, per le note difficoltà legate allo stato di predissesto e al conseguente Piano di riequilibrio incardinato dal Comune. Le similitudini, peraltro, non terminano qui, perché da domani nel cuore di Cosenza si lavorerà alle luminarie e, sempre da domani, verrà installato all'altezza di Palazzo di ossa città la grande ruota panoramica che in precedenza, in riva allo Stretto, per mesi aveva attratto migliaia di residenti e di turisti sul Lungomare Falcomatà, all'altezza di piazza Indipendenza.

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Un paio d'ore prima, un Piazza Bilotti, aveva avuto luogo l'inaugurazione dei numerosi mercatini natalizi, che si snodano anche lungo il centralissimo corso Mazzini e altre vie del centro città. L'inaugurazione era stata accompagnata da vari eventi musicali e spettacolistici.

A seguire la "classica" iniziativa dell'Immacolata, l'accensione delle luci dell'albero di Natale, aveva preso le mosse con il Piccolo coro di voci bianche del Teatro comunale "Alfonso Rendano", a intonare vari classicissimi del periodo natalizio, da White Christmas a Jingle Bells Rock, diretto dal maestro Maria Carmela Ranieri.

"Corso Mazzini da qui è fantastico", ha detto il portavoce del primo cittadino Iole Perito, nell'evidenziare come anche quest'anno il rito dall'8 dicembre si stesse consumando comunque e nel passare la "palla" al sindaco Occhiuto, al secondo mandato e con davanti una travagliatissima ipotesi di candidatura alla Presidenza della Regione per la coalizione del centrodestra, fin qui tutt'altro che certa, almeno nei suoi contorni.

"Questo Piccolo coro presto diventerà un grande coro, considerato che siete cresciuti... e non soltanto d'età", ha detto in esordio Mario Occhiuto, spostando la sua attenzione subito su come l'imponente albero possa costituire un importante attrattiva per i Cosentini, ma anche "per quanti arrivano a trascorrere le feste natalizie a Cosenza da altre città".

Il pensiero dell'amministratore è andato in particolar modo ai "problemi" che hanno funestato questa edizione di "Buone feste cosentine", ma soprattutto "ai più poveri, ai diversamente abili, ai disagiati: questo Natale è soprattutto per loro", ha scandito Mario Occhiuto, sul palco con l'assessore alla Crescita economica urbana Francesca Loredana Pastore, e "guardato a distanza" da Fabio Laganà, fratello dell'ex deputata pd Maria Grazia Laganà – la vedova Fortugno -, in procinto di candidarsi al Consiglio regionale con una delle liste a supporto di Occhiuto.