Reggina, buon punto su un campo ostico: 0-0 a Catania, doppio rosso nel finale

guarna gallodi Paolo Ficara - I punti diventano pesanti. La Reggina esce indenne dalla battaglia di Catania, ottenendo il primo risultato ad occhiali del proprio campionato. Tanto combattimento in mezzo al campo e poche emozioni nella sfida del "Massimino", dove chi si attendeva una formazione rossazzurra stanca dopo l'impegno infrasettimanale ha sbagliato i calcoli. Un espulso per parte nel finale.

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LE SCELTE – Il modulo non si cambia mai, anche se variano gli interpreti. A centrocampo manca lo squalificato De Rose, viene adattato Nielsen davanti alla difesa mentre Sounas funge da mezzala offensiva. La presenza di Blondett a destra, che spinge poco al pari di Liotti dal versante opposto, fa somigliare l'assetto più ad un 5-3-2. Pochi i rifornimenti per la coppia Corazza-Denis. Lucarelli ripropone assetto ed in gran parte anche la stessa formazione della Coppa Italia: rispetto alla gara di giovedì, muta la coppia di mediani composta da Vicente e dal grande ex Ciccio Salandria.

PRIMO TEMPO DI MARCA ETNEA – Incursioni sulle fasce, tiri dalla distanza e palle inattive. Il Catania ci prova in tutti i modi a battere Guarna nella prima frazione. I tentativi più insidiosi sono di Vicente, con una botta dalla distanza che il portiere amaranto manda sulla traversa e poi in angolo; e di Silvestri, che di testa da due passi trova la presa centrale dell'attento Guarna. Mazzarani colpisce un palo sugli sviluppi di un altro corner, ma l'azione è vanificata da fuorigioco. Una Reggina lenta e prevedibile raramente riesce a dare ampiezza al proprio gioco, per Furlan c'è solo ordinaria amministrazione. Anche se un intervento di Calapai col braccio su cross di Sounas, in area, poteva essere valutato diversamente.

TANTI CALCI E POCO CALCIO – Lucarelli e Toscano attingono a piene mani dalle proprie panchine nella ripresa. Di fatto è come se si affrontassero due squadre diverse. Quando si prova ad alzare il ritmo, complici le condizioni non eccelse del terreno di gioco, ne vien fuori un contenuto tecnico mediocre con tanti batti e ribatti. Reggina un pizzico più convinta ad inizio ripresa. Si rivede Garufo: suo l'unico vero tiro nello specchio, dalla distanza sugli sviluppi di un corner. Sounas passa davanti alla difesa con Bellomo mezzala offensiva, si finisce con la coppia d'attacco Reginaldo-Sarao. Ma alla fine l'unico vero momento di vivacità è dettato dal doppio rosso sventolato in faccia a Rizzo ed a Gasparetto, che hanno consumato le scorie del playoff del maggio 2019.

BUON PUNTO - Gara equilibrata con Guarna molto bravo all'inizio a non metterla in salita per la Reggina. Anche il braccio di Calapai avrebbe potuto cambiare storia al match. Amaranto che tornano a Reggio con un buon punto, ottenuto su un campo storicamente ostico. La buona notizia è il recupero di Garufo, quella cattiva è la mancanza di rifornimenti per le punte nonostante si siano alternati tanti giocatori di qualità a centrocampo. Mancano 12 gare alla fine e 7 vittorie da ottenere come bottino: la prossima occasione arriverà domenica prossima contro la Paganese.

CATANIA-REGGINA 0-0

Catania (4-2-3-1): Furlan; Calapai, Mbende, Silvestri, Pinto; Vicente (74' Rizzo), Salandria (74' Welbeck-Maseko); Biondi (67' Capanni), Mazzarani (58' Curcio), Di Molfetta (48' Barisic); Beleck. A disposizione: Martinez, Esposito, Marchese, Biagianti, Di Grazia, Manneh. Allenatore: Lucarelli.

Reggina (3-5-2): Guarna; Loiacono, Gasparetto, Rossi; Blondett (58' Garufo), Bianchi (80' De Francesco), Nielsen (71' Bellomo), Sounas, Liotti; Denis (58' Reginaldo), Corazza (80' Sarao). A disposizione: Farroni, Geria, Bertoncini, Garufo, Marchi, Rubin, Paolucci, Rivas. A disposizione: Toscano.

Arbitro: Ermanno Feliciani di Teramo (Gabriele Nuzzi di Valdarno e Dario Garzelli di Livorno).

Note - Ammoniti: Bianchi (R), Liotti (R), Calapai (C), Welbeck-Maseko (C), all. Lucarelli (C). Espulsi: Rizzo (C), Gasparetto (R).