Vitalizi, i consiglieri regionali provano a giustificarsi e promettono di fare marcia indietro

consiglioregionaleaula600Continua a tenere banco la vicenda dei vitalizi regionali resi percepibili anche in caso di conclusione anticipata del mandato di consigliere regionale. Dopo la modifica della legge regionale, proposta dai capigruppo di maggioranza e opposizione e approvata nell'ultima seduta, alcuni consiglieri di Palazzo Campanella sono tornati su quanto accaduto, tentando in qualche modo di trovare una giustificazione. 

"Approvata per una sottovalutazione" o perché "non è stato possibile vagliare preventivamente" i "profili giuridici e finanziari". Sono alcune delle giustificazioni bipartisan. Ora i consiglieri regionali provano a correre ai ripari.

"Se la modifica della normativa sui vitalizi si traduce, invece, in un aumento dei suddetti costi significa che mi è stato proposto di sottoscrivere un documento non veritiero e per questo mi tutelerò nelle sedi opportune" ha dichiarato il capo della minoranza e capogruppo di "Io resto in Calabria", Pippo Callipo.

"Tutti conoscono la mia storia personale e il mio modo di intendere la politica, nessuno può pensare che io sia alla ricerca di privilegi per me o per altri. Quello del taglio ai costi della politica – ha aggiunto Callipo – è un impegno che ho assunto in campagna elettorale e che intendo portare avanti con determinazione".

"E' stata frutto di in un chiaro errore a cui bisogna rimediare correndo ai ripari nella prossima seduta consiliare" ha affermato un altro consigliere IRIC, Graziano Di Natale, Segretario-Questore dell'Assemblea regionale.

"Nella scorsa seduta del Consiglio regionale – aggiunge Di Natale - la discussione-lampo del punto illustrato come atto dovuto, con per di più la sottolineatura che non comportasse costi aggiuntivi, giunta alla fine di lavori consiliari che hanno impegnato l'aula per molte ore, ha determinato sicuramente una sottovalutazione della portata e del reale contenuto del provvedimento. Perciò, personalmente dichiaro sin da subito di rinunciare ai benefici della legge in questione e ancora di più propongo che la stessa legge venga abrogata dal consiglio regionale nella prossima seduta utile".

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Anche la maggioranza è intervenuta, in queste ore, attraverso Filippo Pietropaolo e Tilde Minasi, rispettivamente capigruppo di Fratelli d'Italia e Lega. I due hanno annunciato che "lunedì mattina depositeremo una proposta di Legge Regionale per ripristinare l'inammissibilità alla contribuzione volontaria del consigliere regionale la cui elezione sia stata annullata".

"Siamo certi – proseguono - che sulla proposta ci sarà la più ampia convergenza da parte delle forze politiche presenti in Consiglio. La necessità di una tempestiva abrogazione - concludono Pietropaolo e Minasi - nasce da profili giuridici e finanziari che non è stato possibile vagliare preventivamente. La nostra decisione dimostra di avere agito in buona fede e di non avere avuto alcuna volontà di introdurre un privilegio ingiusto ed illegittimo".