Turismo termale, Lione ai candidati alla presidenza della Regione: “Serve brand unico per gli 8 stabilimenti calabresi”

"Secondo i dati diffusi da Federterme, attraverso la destagionalizzazione delle attività e l'ampliamento dell'offerta dei servizi, consolidandosi un trend in forte espansione rispetto alla ricerca di qualità della vita partito già nel 2015, il turismo termale potrebbe creare in Italia nei prossimi tre anni 15.000 nuovi posti di lavoro. Se, poi, all'incremento di addetti nelle strutture termali e nell'indotto si somma il complessivo valore aggiunto sia in termini di incoming sui territori che di rafforzamento dell'appeal turistico delle destinazioni sedi di stabilimenti termali, non si dovrebbe avere più alcuna difficoltà a considerare strategico l'investimento su questa straordinaria risorsa e dote naturale di cui dispone il Bel Paese. E di cui dispone la Calabria, potendone e dovendone beneficiare meglio di quanto non sia avvenuto fino ad oggi". È quanto dichiara l'Amministratore Unico delle Terme Sibarite a Cassano allo Jonio (Cs) Domenico Lione rivolgendo a tutti e quattro i candidati presidenti della Regione un appello pubblico a voler considerare, sin da subito, quello termale uno dei segmenti più interessanti nel quadro delle diverse priorità di investimento della prossima Giunta Regionale per lo sviluppo eco-sostenibile e durevole dei prossimi decenni.

Rivolgendosi a Pippo Callipo, Jole Santelli, Carlo Tansi e Francesco Aiello, l'amministratore delle Terme dell'Antica Sybaris ("tra le poche società partecipate regionali con bilanci in attivo") rilancia, quindi, tutte le osservazioni già trasmesse nei mesi scorsi, in vista dell'allora redigendo Piano Regionale di Sviluppo Turistico Sostenibile (PRSTS): "Anzi tutto integrare la mappatura indicata in quella bozza di PRSTS dei sette siti termali calabresi con l'ottavo stabilimento in via di realizzazione, le Terme Magna Graecia di COTRONEI (Kr); connettere, impreziosire e presentare l'offerta di servizi sanitari e di wellness della rete delle attuali sette aree/strutture/stabilimenti termali alla contestuale e parallela offerta potenziale di marcatori identitari (alcuni dei quali distintivi) presenti nei singoli territori termali; realizzare un unico strumento web di fruizione regionale, nazionale ed internazionale dell'unica offerta di servizi termali della Calabria, attraverso l'ideazione e comunicazione strategica di un unico brand Terme Storiche di Calabria, finalizzato a valorizzare anzi tutto il valore aggiunto della connotazione storico-identitaria di tutti gli stabilimenti termali della regione e delle relative destinazioni turistiche: le Terme Sibarite nel Centro Storico di Cassano allo Jonio, le Grotte delle Ninfe a Cerchiara di Calabria, le Terme di Spezzano e le Terme Luigiane in provincia di Cosenza; le Terme di Caronte a Lamezia Terme (Cz); le Terme di Galatro e di Antonimina in provincia di Reggio Calabria. Più la prossima, in via di realizzazione, in provincia di Crotone, a Cotronei".

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"A cavallo tra cure e benessere, il termalismo è diventato – Lione cita il Rapporto di Federterme illustrato in occasione del centenario dell'associazione – un settore che può garantire con certezza una crescita stabile dell'occupazione nei prossimi anni. Il numero degli stabilimenti termali attivi in tutta Italia è di 323. Secondo dati provvisori i ricavi totali si sono avvicinati a quota 760 milioni di euro: quelli delle cure termali convenzionati sono stati pari a 118,9 milioni e quelli dei servizi complementari pari a 639,5 milioni. Il numero dei clienti supera di poco la soglia dei 2 milioni e 790 milioni ed è costituito per l'88% da italiani e per il rimanente 12% dagli stranieri. Negli ultimi anni, inoltre – ed è questo l'aspetto più interessante sul quale l'amministratore delle Sibarite richiama l'attenzione dei quattro candidati governatore – si è verificato un significativo ringiovanimento della clientela delle terme: la percentuale di persone con più di 65 anni è scesa sotto il 10% mentre è salita a oltre il 35% quella di persone di età tra i 30 e i 50 anni. Un trend – conclude Lione – sul quale la Calabria dei prossimi anni deve investire con visione e precisione, mettendo in rete tutto il prezioso patrimonio identitario dei territori ospitanti, presentandosi unitariamente alle regioni vicine e nel resto del Paese anche come terra di antiche sorgenti termali corredata di servizi di qualità, differenziando il target e, quindi, destagionalizzando offerta e flussi".