'Ndrangheta, così i clan infettavano l'Umbria: economia e politica regionale nel mirino. I nomi degli arrestati

ndranghetaumbria27 provvedimenti restrittivi e beni sequestrati per un valore di circa 10 milioni di euro. L'operazione della Dda di Catanzaro, denominata "Infectio", condotta dal servizio centrale operativo e dalle squadre mobili di Perugia e Catanzaro, ha determinato l'emissione da parte del gip catanzarese di 23 misure cautelari (20 in carcere e 3 ai domiciliari) nei confronti altrettanti soggetti, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e occultamento di armi clandestine, minacce, violenza privata, associazione a delinquere finalizzata alla consumazione di una serie di reati di natura contabile o economico-finanziaria strumentali alla realizzazione sistematica di frodi in danno del sistema bancario.

L'indagine, approfondendo quanto emerso gia' nell'operazione "Malapianta" dello scorso maggio, ha disvelato la perdurante operativita' delle cosche di 'Ndrangheta Mannolo, Zofrfeo e Trapasso e la loro proiezione in territorio umbro, dove, attraverso stabili collegamenti con la casa madre avrebbero impiantato un traffico di stupefacenti, anche con la complicita' di trafficanti albanesi e minato, attraverso attivita' estorsive, la libera concorrenza nella esecuzione di lavori edili, nonche' attivandosi a favore di soggetti candidati alle elezioni amministrative locali.

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Al contempo la procura distrettuale di Reggio Calabria, nell´ambito di indagini condotte dalle squadre mobili di Reggio Calabria e Perugia, ha dato esecuzione ad un´ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, con contestuale decreto di sequestro preventivo, emessa dal gip presso il tribunale di Reggio Calabria nei confronti di alcuni soggetti ritenuti responsabili di associazione mafiosa in quanto esponenti di vertice ed appartenenti alla cosca di 'Ndrangheta commisso di Siderno.

I nomi degli arrestati. La custodia cautelare in carcere e' stata disposta dal giudice per le indagini preliminari di Catanzaro, Paola Ciriaco, nei confronti di: Giuseppe Benincasa, 66 anni, nato a Cerenzia (Kr) e residente a Perugia; Calli Illirjan 42, albanese domiciliato a Umbertide (Pg); Arapi Scherif, 29, albanese residente a Bastia Umbra; Mario Cicerone, 62, residente a Rieti; Fabrizio Conti, 45, residente a Perugia; Mario De Bonis, 60, residente a Roma; Antonio De Franco, 53, nato a Ciro' Marina (Kr) e residente ad Assisi; Mario Falcone, 65, di San Leonardo di Cutro; Luigi Giappichini, 47, residente a Perugia; Giuseppe Mannolo, 26, residente a Cutro; Pasquale Nicola Profiti, 55, nato a Vibo Valentia e domiciliato a Monza; Antonio Ribecco, 58, nato a Cutro e residente a Perugia; Francesco Ribecco, 53, nato a Cutro e residente a Suzzana (Mn); Natale Ribecco, 30, nato a Catanzaro e residente a Perugia; Francesco Procopio, 51, residente a Fieri di Belcastro; Giovanni Rizzuti, 45, di Petrona'; Emiliano Regni, 31, di Perugia; Pietro Scerbo, 62, di San Leonardo di Cutro; Francesco Valentini, 44, residente a Cannara (Pg); Leonardo Zoffreo, 49, di Cutro. Agli arresti domiciliari: Antonio Costantino, 37, di Isola Capo Rizzuto; Giuseppe Costantino, 42, di Isola Capo Rizzuto, ed Emanuele Regni, 40, di Perugia. Il Gip della Procura di Reggio Calabria ha, invece, disposto il carcere nei confronti di Cosimo Commisso, ; Francesco Commisso; Antonio Roda'; Giuseppe Minnici. Le indagini sono state seguite dalle Procure distrettuali di Catanzaro e Reggio Calabria con i sostituti Antonio De Barnardo, Paolo Sirleo e Domenico Guarascio per Catanzaro, e Simona Ferraiuolo e Giovanni Calamita per Reggio Calabria.