Granata (Legalità Democratica): “Solidarietà agli amici della Lega Lametina, la dichiarazione di Sofo sbagliata nel metodo”

"La dichiarazione di Sofo, "Credo che la Lega calabrese debba rivedere la decisone di sostenere Ruggero Pegna a candidato a Sindaco di Lamezia Terme", ha creato un terremoto nella Lega lametina .

Una dichiarazione inopportuna rispetto al metodo usato, che dovrebbe aprire una discussione nella Lega rispetto, alla gestione del Commissario Cristian Invernizzi .

Solidarietà agli amici della Lega Lametina, una classe dirigente sana, giovane e con grande voglia di partecipare alle elezioni per il rinnovo del consiglio Comunale di Lamezia Terme, mi ha fatto rievocare i tempi della giovanile quando a soli 23 anni fui candidato a Sindaco della Città di Cosenza, con il movimento La Svolta .

Erano altri tempi, il mio avversario era l'On. Giacomo Mancini, il vecchio leone socialista .

Ho sempre avuto grande stima verso Matteo Salvini, per la sua politica garantista ed economica .

Molti amministratori calabresi, hanno condiviso le sue proposte relative all'abrogazione o alla rivisitazione dell'abuso d'ufficio e quelle riguardanti la flat tax .

Non si possono condividere dal commissario Invernizzi, gli avvisi di sfratto per chi esprime liberamente le proprie opinioni politiche nell'ambito della Lega, cercando di far crescere il partito e farlo apprezzare dagli amministratori calabresi, seguendo le indicazioni di Matteo Salvini .

Non mi sembra che Cristian Invernizzi o Sofo avvistato nell'ultima campagna elettorale, nelle zone del tirreno o del reggino, si siano mai occupati dei reali problemi dei calabresi proponendo proposte e soluzioni alle mille problematiche presenti sul tappeto . Vieppiù, non mi sembra che Invernizzi e Sofo, abbiano mai difeso Matteo Salvini per le dichiarazioni di Nicola Morra , dei sinistri e degli antagonisti .

Al contrario l'unico consigliere comunale che ha difeso Matteo Salvini è stato Vincenzo Granata, consigliere comunale Lega della città di Cosenza, e primo consigliere di città capoluogo ad aver aderito alla Lega, che dichiarava prima della visita di Salvini in Calabria "ho condannato qualsiasi forma di violenza, che non poteva trovare posto in una comunità come la nostra, che ha radici nei valori democratici e non violenti affermati con forza nella Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza . Vieppiù ho chiesto che la magistratura indagasse anche sui centri sociali, sull'utilizzo di alcuni blog d'informazione legato a questo mondo e che lavorano giornalmente alla delegittimazione della magistratura e delle istituzioni democratiche, attraverso un'associazione a delinquere di diffamatori idrofobi professionisti, e su quelle frange estreme del sindacato da sempre vicine al mondo dell'eversione che la sinistra, e che i governi di sinistra, hanno sempre protetto. Per questi motivi ho chiesto la chiusura dei centri sociali, in cui spesso vengono formati e indottrinati all'ideologia marxista-leninista i giovani che poi intraprendono la strada dell'eversione, per evitare che si facciano ulteriori danni."

A questo aggiungo che a capo del movimento cinquestelle calabrese si sia messo, nientemeno che Nicola Morra, "Delatore della Repubblica", presidente dell'Antimafia e leader, a quel che si dice, di una rete "ispettiva" in Calabria, che sforna denunzie di corruzione e, al solito, di "abuso d'ufficio", a destra ed a manca, guadagnandosi il cambio di ruolo (faceva le denunzie "nella sua qualità di Senatore della Repubblica), in "Delatore della Repubblica.

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Io ho sempre con coraggio, portato avanti la bandiera della Lega alla quale appartengo e mi sono battuto contro questo clima di intimidazione nei confronti del nostro leader Matteo Salvini, però avverto un clima di paura, nel denunciare quanto sta avvenendo in Calabria .La Lega Calabrese, avrebbe il dovere di reagire a questi fatti e situazioni con fermezza e senza mezzi termini. "

Questa la dichiarazione di Vincenzo Granata .

Per concludere: in Calabria non ho mai visto Invernizzi e Sofo difendere Matteo Salvini, dagli attacchi dei sinistri e di Nicola Morra . Gli avversari sono loro e non gli alleati di governo con cui si vincono le elezioni comunali nei territori . Se dovesse perdurare questo atteggiamento del commissario della Lega calabrese, con il mancato coinvolgimento dei consiglieri comunali e amministratori alla guida del partito, si corre il rischio di non superare la soglia dello sbarramento elettorale". Lo afferma attraverso una nota il presidente dell'associazione "Legalità Democratica" Maximiliano Granata.